martedì 20 marzo 2012

A mio nonno. 9-11-2011


Sapere della vita
È un attimo che affiora
E che troppo veloce se ne va
Il mondo ci divora
Si lecca una ferita
E noi siamo i batteri, il pus
Il sangue, la carne, l’osso che sporge
Le urla, i pianti
Il taglio.
Esistere a lungo
È un dono, e una minaccia.
Minacciato per 88 anni
All’ottantanovesimo sei più vivo
Dentro di me.
E non mi guardo indietro per trovarti
No …
Io vedo la tua mano nella mia,
alla mia sinistra
alzo gli occhi
e quello scoperto dal cappuccio
si riempie del tuo sorriso infinito.
In fondo
Io sono ancora quel bambino
Che prendevi a scuola,
e te sei ancora mio nonno,
dopo che la vita ha smesso di minacciare
E s’è ripresa il dono.
Sempre …


- A mio nonno. 
09-11-2011

lunedì 12 marzo 2012

Ricordi?

Io ricordo tutto


c'era sempre il mare...



E adesso
piove...

giovedì 8 marzo 2012

Il tempo...

Sono giorni di ossessioni. "Teniamoci impegnati" è la parola d'ordine, ma non c'è niente da fare: l'angoscia alla fine ti viene incontro a cavallo del Tempo e ti porta con sé, che tu lo voglia o no... e che tu lo voglia o no sarai parte di questo presente, gustandoti ogni minuto prima che diventi passato.
E no, non c'è nient'altro da fare se non aspettare il trauma, la cesura, il vomito vero, la bile e i pugni, l'alcool... se non aspettare a testa bassa l'arrivo della rivoluzione. E non c'è fedeltà che tenga, né a sé stessi ne all'Altro, quando tutto si veste di aria.

Un profondo senso di vuoto nel cambiamento, quando delusioni e angosce lasciano spazio al profondo dell'animo. Lì, ora, vedo uno specchio coperto da un panno, e non so sinceramente per quanto ancora resisterò alla tentazione di allungare la mano e "riflettere", davvero, a nudo, crudo, solo, povero. Da lì in poi avrò tutto il tempo del mondo, ne sono certo.
Sarà il tempo in cui TU troverai altro, t'ingannerai e t'illuderai d'aver raggiunto una sponda più verde. 
Quando questo tempo arriverà, e arriverà presto, davvero non saprò dove guardare.

E' pessimo, tutto quanto. E' asettico. Niente sapori, niente odori, niente presente, niente che sia degno di memoria... è solo una fase di passaggio, come sempre giustapposta alla speranza di ritrovare sé stessi.

Il Tempo è il nemico più scaltro
come quando poso i libri, o l'ultimo piatto pulito, quando m'insapono i capelli... lì il tempo mi vede e
io TI vedo. 
Nel pieno di te. Ti vedo ridere, dormire, accoccolarti, ti vedo stretta a me nelle lunghe ore d'un treno d'estate, abbracciata a un superuomo che di "super" ha solo la capacità di uccidere le cose.
Ti vedo nelle mattine torride in riva al mare, che progetti cose, che mi vivi senza paura, che esprimi benessere e sicurezza.
Ti vedo umana, raggiante, placida, ti vedo dormire dentro di me.
E quando ti vedo sei coperta, nuda, ricca, piccola, grande, bambina e donna. Quando ti vedo, eri.
E non sarai, più, per me, quello che vedo, per me e verso di me.
La mia vista è ora parte d'un paesaggio autunnale e come le stagioni sono sfiorito. E nel mio inverno non c'è a quanto pare nessun camino fumante: solo legna morta e vento, solo nuvole e lune pomeridiane. Solo lampioni e macchine, dietro un vetro granito dalla pioggia.
E ora non posso pensare che chi ti voleva toccare, troverà più motivi per tentare. E non posso pensare che il candore di certe luci te lo potrà ridare solo il viso fresco d'un altro.
Non ci posso pensare. Voglio solo dormire, e non svegliarmi mai finché il futuro non diventi presente, e il passato si spenga in una bara.
Eppure dopo tutto credo non ci sia altro che me, e il Tempo. E' troppo tempo che è tempo di qualcosa.


Comunque,

ora è tempo di guardare le stelle e cercare di non farle piangere.




Un abbraccio vuol dire “tu non sei una minaccia.
Non ho paura di starti così vicino.
Posso rilassarmi, sentirmi a casa.
Sono protetto, e qualcuno mi comprende”.
La tradizione dice che quando abbraciamo qualcuno in modo sincero,
guadagnamo un giorno di vita.


Aleph, Paulo Coelho

domenica 4 marzo 2012

La notte


La notte
È un orologio ad acqua
È una meridiana nera
È un camminare disteso
Un suono profondo
Penetrante
Liquido
E’ un mente che si lascia pensare
Un vuoto accogliente
Una pausa banale
E un segreto sociale
È libertà
È vita, Dio, brace
È stelle, cielo e se siamo fortunati, luna
È sole sconfitto
Ribellione filosofica
Miseria
Malizia
È placidi affanni
È sesso, o forse no
volente o nolente
La notte è niente
È la morbida mano di un bambino
Prendila …