giovedì 26 aprile 2012

Retaggi dell'infanzia

Bisogna adattarsi
o mandare a fanculo.
Bisogna puzzare di senso
o profumare di follia
e andarsene a fanculo.
Bisogna, bisogna, bisogna.
E un patetico regista
che svela drammi
che scioglie i suoi De Niro
solo per un pazzo 
inatteso
lieto fine.
Che scava
che ci lascia le unghie
solo per vedere l'acqua
e trova il pozzo nero.
Che aspetta impaziente l'ora della pazienza.
In fila per altro male di conforto.
e con le braccia
 che planano in verticale
coi pugni verso il mondo
Ché non muore finché è morto.
Ruba estati al calendario
tormenta la pellicola
e quando le luci spente
lo illuminano a letto
coi piedi bagnati
lui continua a sospettare 
che il mare
Il mare c'è anche d'inverno
solo che nessuno ci va.
Che la notte c'è anche di giorno.
E Roma è sempre Roma
anche a Parigi.
Che sotto sotto c'è il sotto
basso come un sogno
profondo e puntinato
tutto dissolvenze e niente azione
E che
 i calcinacci a bordo società
sono sempre vecchie case
o nuovi parcheggi.
Pastori o greggi?
su verdi distese di sale.
E che conta mai se la fine
è fine geniale?... 


venerdì 20 aprile 2012

Corro.


Un semplice lancio nel vuoto
Un semplice vuoto nel petto.
È lo stacco
Sei Te che fuggi,
Fuggi
Ma dimmi sempre che tornerai.
Il mondo cadeva, i fiumi bruciavano
Il mare ribolliva nero e saliva per prenderci
Il cielo pregava
Il destino sapeva
E tutti noi sapevamo che non c’era più un sole
Né potevamo fermarci ad aspettare la luna.
Correre. Contrari alle stelle.
Correre
E correre.


mercoledì 11 aprile 2012

The eternal sunshine of the spotless mind, I


Tempo di grano e polvere
Del sole bambino
Del fiore, della rondine
“ciao”…
Così, semplice
Tu dietro di me
E poi buio e poltrone
E due mani vicine
Poi vennero i passi nella notte
E due notti che s’uniscono
Poi gli sguardi
Ed i sogni
 io li serravo,
 e tu li serravi
Te uscivi, io entravo
Te mi entravi, e io non ne sono più uscito.
La felicità è folle
È bugiarda
È candida, è bella
Ed io speravo.
Ci baciammo, in un giorno come tanti
Senza preavviso.
Cos’eri …!
Il mio cuore in ogni angolo del corpo tuo
Mentre la luna si nascondeva
Perdevo la mia notte,
ci perdevamo, stretti per mano
e nel buio dell’eclissi
niente m’avrebbe separato dalle tue labbra
Te, tanto bella da commuoversi
Tanto che il mondo stendeva un velo dorato
Tanto che il tempo apparecchiava la scena
Su quelle sante carezze
E nulla era lasciato al caso.
In un lampo eri mia, mia e non della notte
Mia e non del giorno
Mia e non dell’estate
Mia e non del grano
Mia e non d’un libro di filosofia
mia e d’una camicia bianca
mia e lontana dal sogno, lontanissima dal reale
mia e col sorriso sulle mani
mia e col paradiso tra le risa
mia e con Dio tra gli occhi socchiusi
mia e liquida
mia e deliziosa
… fantastica.
Col corpo tenero e caldo,
un chicco di caffè e uno sguardo infinito.
Ed io … sciolto e pazzo.
… Decisamente amore …