venerdì 5 ottobre 2012

Nαρκαω





Sei il mio passo successivo
l'eleganza
di un cuore che pompa forte
ma silenzioso
 riempie le tue guance create per sorridere
Una mano ondeggia vicino al fianco mio
ma non mi tocca
anche se 
a volte
la tua identità mi abbraccia 
affettuosa  
e a me va bene.
Sei lo spettro rapido dei colori
e io l'occhio pigro
  che
 scatta 
una foto per volta
mi basta così
mi basta giocarci con le dita
sul divano e sotto il vapore
quando scendo dal letto una mano per volta
Di diritto dovrebbe essere tua
la mia notte stupida
ma lavoro sodo
e tu non mi fermare
mai
se pure quest'acqua diventasse terra
 e io concime 
se pure il fuoco smettesse di accendersi in inverno
se pure la nebbia tra queste fronde umide fosse veleno
se pure morissi in questo specchio.
Non fermarmi mai, ché io so che non ti fermi 
"non fermarti", sì è banale
ma forza, 
scioglici
azzardami, ché vivermi è essenziale
e impattami
 come un fungo d'aria e pollini impazziti
uniti dal ricordo d'un botto potente
e lieve
 come la speranza
che può celare un fiore di bosco
un fior di fonte.
Annego 
alla fine va bene così.